Si sente spesso parlare di marketing e strategie di web marketing. In quanti di voi hanno invece già sentito parlare di remarketing?
Con il termine remarketing si fa riferimento a una tecnica specifica utile a riconoscere gli utenti che hanno visualizzato le pagine di un sito web senza però produrre una conversione.
Nella stragrande maggioranza dei casi infatti solo il 2% del traffico generato da un portale online porta ad una conversione con la prima visita. E il restante 98% degli utenti? Non può certo andare perso. Non bisogna però scoraggiarsi se il cliente tipo non effettua nell’immediato l’azione desiderata.
Scopri insieme al team di MondoRed, digital agency con sede a Milano, Roma e Gallarate, come invitare nuovamente le buyer personas sul tuo sito web, ottenendo da loro una conversione, vendita oppure un nuovo tipo di azione proprio grazie al remarketing.
I vantaggi
Il mondo del remarketing porta con sé innumerevoli vantaggi. Innanzitutto, se sfruttato al meglio, consente di concentrare gli investimenti su persone che hanno già una certa familiarità e conoscenza del tuo brand, per il quale hanno dimostrato interesse.
Non è un caso se le attività commerciali che decidono di utilizzarlo registrino un ROI, ossia un Return on Investment, decisamente maggiore rispetto alle altre campagne su canali digitali.
Si ha la possibilità di impostare campagne di remarketing sia su Google Ads, per la sezione Rete Display, ma anche su Facebook, così da mostrare annunci proprio a coloro che hanno già visitato il tuo sito per invogliarlo a visitare nuovamente.
Che cosa sapere
Puoi decidere di effettuare una campagna di remarketing concentrandoti solamente su specifiche pagine del tuo sito web, che pertanto sono potenzialmente interessati a degli argomenti o a dei prodotti in particolare.
In merito a una campagna di Google Ads, la prima cosa utile da fare è generare il tag di remarketing dal proprio account. In seguito, è necessario aggiungere la tecnologia proprio nel backend del sito web. In questo modo verrà in automatico creato un segmento di pubblico basato su quelli che sono i visitatori.
Non resta quindi che scegliere l’opzione di maggiore interesse, se raccogliere dati relativi alle visite degli utenti oppure su azioni specifiche. Risulta possibile, dunque, selezionare gli utenti che hanno solo visitato il sito, sia gli utenti che hanno compiuto delle azioni, personalizzando gli annunci in base alle azioni che hanno compiuto e portarli ad una conversione.
Non è tutto! Si ha anche la possibilità di creare un pubblico direttamente nell’area della libreria condivisa e andare nella zona di Remarketing, personalizzandolo in base alla pagina che andranno a visitare.
Gli step da effettuare in una campagna Google Ads
- Inserimento della pagina in cui è stato inserito il tag di monitoraggio, stabilendo ad esempio una durata massima per realizzare la campagna. Se sono passati più di 60 giorni è ragionevole pensare che gli utenti non siano più idonei se non sono ritornati nel sito.
- Creare una campagna di ricerca con un annuncio apposito per tutte quelle persone che non hanno visualizzato ad esempio la pagina del checkout, personalizzandola offrendo uno sconto.
- Per aggiungere il pubblico è necessario creare la campagna, poi andare nella gestione del pubblico e selezionare il pubblico di remarketing creato, cliccare su aggiungi e scegliere la campagna a cui assegnarlo.
- Stabilire l’impostazione di targeting o di osservazione per i dati inseriti.
Conclusioni
Come avrai avuto modo di comprendere, il remarketing si presenta come un potente strumento di branding, utilissimo a ottimizzare le conversioni. Il suo funzionamento è correlato a una strategia di web marketing ragionata nella sua complessità.
Il Remarketing funziona meglio in combinazione con il marketing inbound e outbound o di generazione della domanda.
Ad esempio, strategie di marketing che coinvolgono contenuti, SEO, AdWords e Social Media Marketing (come gli annunci pubblicitari su Facebook, Linkedin, etc.) sono l’ideale per acquisire traffico, ma non aiutano l’ottimizzazione della conversione.
Al contrario, il remarketing può contribuire ad aumentare le conversioni, ma non può guidare la gente al tuo sito. La migliore possibilità di successo sta perciò nell’utilizzare uno o più strumenti per indirizzare il traffico al tuo sito, e il remarketing per ottenere il massimo da quel traffico.