Conosci LinkedIn? Hai già avuto modo di testare con mano la più grande piattaforma di networking professionale del mondo?
Nell’ultimo trimestre ha raccolto circa 25 milioni di nuovi utenti. Sta aggiungendo nuove funzionalità tra cui: la possibilità di specificare che si è alla ricerca di lavori da remoto, ibridi o in loco, tramite filtri che possono comparire nell’indicatore ‘open to work’. Consente alle pagine aziendali di indicare le loro politiche sui vaccini e sui piani di ritorno in ufficio.
Il social, proprietà di Microsoft, sta aprendo un nuovo fronte nel mercato del lavoro per liberi professionisti. Sembra essere tutto pronto per il lancio di un servizio pensato per i freelance, chiamato Service Marketplace.
Prima del suo annuncio ufficiale, Service Marketplace è stato testato per 8 mesi negli Stati Uniti tramite una beta che ha attirato 2 milioni di membri della rete. Sei pronto a conoscere tutti i dettagli nell’approfondimento di oggi della web agency MondoRed?
La nuova funzione di LinkedIn: ecco Service Marketplace
Consapevole delle sfide del freelance, LinkedIn sta implementando un servizio di mercato che collega le aziende con i lavoratori indipendenti. Nuove funzionalità vengono implementate a livello globale senza costi di contatto iniziali.
Nello specifico, LinkedIn Service Marketplace consentirà ai liberi professionisti della rete di connettersi con potenziali clienti che sono disposti ad assumerli, commissionandogli dei lavori, sul modello di piattaforme come Fiverr e Upwork.
A partire dal 2020, complici la pandemia e lo smartworking, i due siti hanno guadagnato 550 milioni di dollari, un aumento del 37% rispetto all’anno precedente.
Che cosa succede a livello pratico? LinkedIn fornirà la possibilità ai liberi professionisti di creare una pagina di servizio. Una volta creata, questa pagina sarà collegabile al loro profilo personale. Gli strumenti di ricerca consentono poi ai membri di LinkedIn di esplorare le proposte di servizio attraverso il social network professionale.
Consultando le pagine dei liberi professionisti che offrono il tipo di servizi a cui sono interessate, le aziende potranno prendere visione del loro profilo per vedere se hanno contatti in comune. Questo renderà più facile farsi trovare da realtà che sono realmente interessate alle skills del collaboratore.
Le imprese potranno quindi sollecitare direttamente i liberi professionisti inviando loro una richiesta senza doversi connettere con loro.
La forma concreta che assume questo progetto è la creazione di una sezione specifica agganciata al motore di ricerca principale, che attiverà, a partire da keywords mirate, il suggerimento “in Service Marketplace”, cioè un collegamento preciso che indirizza le aziende verso profili di freelance specializzati, candidati nel perimetro di specifiche categorie professionali. Insomma, chi entra in questo nuovo circuito, lo fa per essere scoperto, non, letteralmente, per cercare lavoro. Marketplace, almeno per il momento, si presenta come un’opportunità gratuita; quindi, come uno strumento di reclutamento per utilizzare il quale non sono previsti addebiti.
A chi si rivolge
Nella prima fase, LinkedIn punterà soprattutto sulle opportunità rivolte a chi opera nei segmenti sviluppo, design e marketing digitale.
Pare che il social network si sia posto l’obiettivo di aiutare le aziende a identificare i liberi professionisti le cui competenze sono attualmente molto richieste nel mercato del lavoro.
Service MarketPlace ha inizio con il coinvolgimento di 250 categorie professionali, ma, come ha spiegato il product manager Matt Faustman di Linkedin, l’obiettivo è l’ampliamento del bacino di profili freelance da coinvolgere, fino a 500 tipologie operative.
Nel lungo periodo, inoltre, Faustman ha anticipato cheil servizio potrà essere esteso a tutte i segmenti professionali presenti su LinkedIn.