Google Bert è un aggiornamento dell’algoritmo di Google, probabilmente il più grande miglioramento della search ad oggi.
BERT è l’acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers, ovvero il nuovo perfezionamento all’algoritmo di Google basato su Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Reti Neurali. L’aggiornamento, in rollout negli USA dal 24 ottobre 2019, dovrebbe avere un impatto su circa il 10% delle query effettuate dagli utenti.
È da anni che Google ha come obiettivo quello di migliorare la comprensione del linguaggio naturale e, basandosi sul contesto generale delle query, di fornire alle persone risposte sempre più accurate. Sarà dunque fondamentale analizzare con cura gli intenti di ricerca degli utenti, evitando di focalizzare l’attenzione sulle singole keyword.
Il cambiamento con Google BERT
Google BERT rappresenta il più grande cambiamento negli ultimi anni prima di RankBrain.
Nasce con lo scopo di comprendere meglio il contesto delle keyword presenti nel motore di ricerca dei contenuti ed è disponibile ad oggi in oltre 70 lingue.
Si occupa di ambiguità e sfumature degli intenti di ricerca degli utenti e dei contenuti, un vero e proprio sistema migliorativo rispetto alle soluzioni già proposte da anni.
Dall’avvento di Google BERT si cerca di dare risposte migliorative agli utenti, tenendo conto di quelle che possono essere le ambiguità in fase di ricerca, lato user.
Per migliorare il proprio sito bisogna comprendere se i contenuti prodotti sono affini a quanto desiderato dal motore di ricerca.
Con Google BERT si va ad attaccare il keywordese, ossia l’abuso dell’utilizzo di parole chiave presenti in un testo e in una pagina. Innanzitutto, Google oggi comprende sia il contenuto che quello delle immagini, mediante l’intelligenza artificiale. Bisogna quindi porre la giusta attenzione non solo alle parole che vengono utilizzate all’interno del testo ma anche alla grafica e alle modalità di caricamento.
Quali sono stati gli stravolgimenti dal punto di vista della presentazione dei risultati?
A seguito di:
- Analisi delle parole bidirezionale;
- Comprensione delle Stop Word per comprendere meglio la lingua;
- L’adozione di modelli transformer per capire il linguaggio naturale.
La ricerca ha fatto indubbiamente molta strada e continuerà ad evolversi ad un passo sempre più alto. Mantenersi al passo con questi cambiamenti, con l’impatto delle nuove tecnologie rappresenta sia un’opportunità che una sfida.
Qual è il futuro della SEO?
Il ruolo dell’esperto SEO cambierà quindi in base alle nuove tecnologie esposte ed utilizzate, ma gli obiettivi rimarranno gli stessi fino a quando esisteranno i motori di ricerca.
Il coinvolgimento degli utenti e le interazioni con i contenuti forniscono ai motori di ricerca informazioni sul loro valore e su diversi tipi di dati e questo permette lo sviluppo di tool per migliorare la qualità della ricerca stessa.
Raccogliamo di seguito le prospettive SEO per i prossimi anni:
- Espansione rapida da mobile e della ricerca vocale, sempre più richiesta per l’interfaccia dell’utente;
- Investimenti su larga scala per una maggiore comprensione delle entità e delle relazioni, per far sì che la ricerca risponda a sempre più domande;
- Crescita delle ricerche sui social, in modo che gli utenti interagiscano con i social network al fine di scoprire contenuti sempre più interessanti e nuovi;
- Indicizzazione di contenuti multimediali, come immagini, audio e video, per una migliore comprensione di file di questa natura;
- Migliore localizzazione della ricerca;
- Ulteriori capacità di personalizzazione.