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frequenza di rimbalzo

Cos’è la frequenza di rimbalzo

Capire come si comportano gli utenti su un sito e nei confronti dei contenuti che vengono proposti, è fondamentale per definire quanto traffico riesce a raccogliere.

Come possiamo comprendere quindi il comportamento degli utenti sulle pagine di un sito? Sicuramente prendendo in considerazione la frequenza di rimbalzo. Questo valore – conosciuto anche con il termine inglese bounce rate – indica la percentuale di utenti che visitano una sola pagina del sito, rimbalzando subito via dopo pochi secondi o minuti.

Un valore alto della frequenza di rimbalzo è certamente un segnale da non sottovalutare e che indica la presenza di alcuni problemi che possono riguardare aspetti tecnici del sito o legati ai contenuti proposti. Tuttavia il bounce rate dipende da molti fattori e prenderli in considerazione tutti è la strada per comprendere perché gli utenti scappano da sito dopo aver visualizzato una sola pagina:

  • tempi di caricamento molto lunghi della pagina
  • un contenuto di scarsa qualità che non risponde all’intento di ricerca dell’utente
  • non coerenza della parola chiave posizionata per tale contenuto

Bisogna anche sottolineare che la frequenza di rimbalzo dipende dalla tipologia di sito: se ad esempio si tratta di una landing page o di un sito one page (costituito cioè da una sola pagina) è scontato che l’utente non abbia altre pagine da visitare che Analytics registri un alto valore di rimbalzo.

Capire il valore ottimale di bounce rate non è semplice: ecco perché noi di MondoRed gli abbiamo dedicato questo approfondimento, nel quale vogliamo spiegarti nel dettaglio come leggere questo valore senza andare in panico o pensare che il tuo sito non stia raggiungendo abbastanza traffico.

Il bounce rate non misura il tempo!

Questo è un chiarimento dovuto: la frequenza di rimbalzo non indica quanto tempo sta l’utente sulla pagina e nemmeno se tale pagina crea tanto engagement.

Per precisione possiamo dire che il bounce rate viene rilevato ogni volta che un utente entra su un sito, legge una pagina e non esegue altre azioni utili, perché clicca sulla freccia back del browser, o lo chiude, fa una nuova ricerca o clicca su un link esterno.

In media si stima che una frequenza di rimbalzo ottimale si aggiri tra il 26 e il 70%. In particolare se si registra una frequenza tra tra il 26-40% significa che il sito è ben costruito e che propone contenuti interessanti per gli utenti in target.

Anche un valore del 70% non è da considerare così problematico, ovviamente in relazione al tipo di sito che si analizza.

Perché gli utenti abbandonano un sito?… best practice per ridurre la percentuale

Nella maggior parte dei casi un utente abbandona una pagina web perchè non ha trovato le informazioni che cercava oppure perché il contenuto non risultava interessante. Può anche essere dovuto a un design del sito che non incontra il gusto dell’utente.

Intervenire con azioni correttive per ridurre il valore della percentuale è indispensabile per migliorare il contenuto e in genarle l’esperienza dei visitatori. Ecco alcune best practice sia tecniche che di contenuto:

  • aumenta la velocità del sito
  • verifica che non ci siano pagine che restituiscono Errore 404
  • controlla che non ci siano link rotti e che il percorso di link interni sia coerente
  • rendi la pagina web fruibile da ogni device mobile
  • usa font leggibili e formatta il testo senza abusare di grassetti
  • crea contenuti di qualità, pertinenti e utili
  • studia il search intent dei tuoi utenti target e crea una corrispondenza coerente tra contenuto e parole chiave

Cerchi il supporto di professionisti per attirare verso il tuo sito traffico di qualità? Contatta MondoRed e imposteremo una strategia di digital marketing su misura!

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