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La guida all’App Store Optimization (ASO): che cos’è e come funziona

L’App Store Optimization, abbreviata in ASO, è il processo di miglioramento dell’indicizzazione di un’applicazione progettata per le piattaforme mobili iOS e Android.

L’obiettivo di base della ASO, oltre a posizionarti in alto nei risultati di ricerca all’interno di un App Store, è l’innalzamento della percentuale di click. Ciò significa che bisogna convincere le persone a fare effettivamente clic sulla tua scheda nell’app store. È possibile farlo ottimizzando il nome dell’app, il titolo dell’app, l’icona dell’app, gli screenshot dell’app e le recensioni. Ma questo non basta.

Dopo aver posizionato la tua app, per determinare ricerche strategiche, bisogna superare la barriera dei click: come spingere quindi l’utente a scegliere la tua app?

Una volta che le persone atterrano sulla pagina della tua app, poi, devi assicurarti anche che la scarichino o effettuino un acquisto, Questa parte dell’ottimizzazione all’interno dell’App Store è anche nota come ottimizzazione del tasso di conversione (Conversione Rate Optimization).

Qual è la differenza tra ASO e SEO?

La ASO e la SEO condividono degli aspetti chiave, come l’ottimizzazione per parole chiave, l’importanza dei Backlink (per Google Play) e ottimizzazione per le conversioni. Le principali differenze tra l’App Store Optimization e l’ottimizzazione per i motori di ricerca sono i fattori di ranking, oltre che ovviamente l’ambito di applicazione: l’ASO ha come obiettivo quello di ottimizzare la pagina di un app per la ricerca di un dato App Store, mentre la SEO punta a posizionare determinate pagine web nei risultati di ricerca dei motori, come Google.

Google considera oltre 200 aspetti per i suoi risultati di ricerca e questa lista continua a espandersi, l’elenco dei fattori di ranking per la ASO è molto più ridotta, tuttavia non è molto chiaro quali siano i più importanti.

Come funziona la App Store Optimization?

Una volta sviluppata la tua app e acquisita la familiarità con le basi del app marketing, devi decidere dove pubblicarla. Puoi farlo su Google Play, sull’App Store di Apple o entrambi.

Diamo un’occhiata a queste due piattaforme in modo più dettagliato.

iOS e Android: Apple App Store vs Google Play Store

Entrambi gli store hanno lo stesso scopo: forniscono agli utenti una piattaforma per cercare app o giochi mobile e scaricarli. Ciò non significa, tuttavia, che funzionino allo stesso modo.

Differenze chiave

Una delle principali differenze tra App Store e Google Play riguarda la pubblicazione dell’app.

Google Play ti consente di pubblicare aggiornamenti e apportare modifiche praticamente in tempo reale. Sull’App Store di Apple, invece, bisogna sempre passare per un processo di revisione che richiede in genere fino a 24 ore e prevede la verifica degli aspetti tecnici, di contenuto e di progettazione dell’app.
Le app su Google Play vengono generalmente valutate dopo la loro pubblicazione.

Un altro punto da considerare è l’algoritmo di ranking, che funziona in modo differente sui due store.

Sebbene le parole chiave siano essenziali su entrambe le piattaforme, queste vengono sfruttate in modo diverso. Google Play funziona in modo simile a Google, il motore di ricerca che noi tutti conosciamo: questo significa che vengono considerati tutti gli elementi testuali della tua app.

L’App Store di Apple, invece, fornisce un campo apposito dove specificare le parole chiave. In alcuni casi, vengono ottenute anche dai concorrenti e dal nome della categoria di appartenenza. Non è consigliabile ripetere le parole chiave nel titolo e nel campo keyword.

Le principali differenze tra i due store, dunque, riguardano il processo di revisione e gli algoritmi di ranking.

Fattori di ranking dell’Apple App Store e di Google Play Store

Google Play e App Store di Apple utilizzano sofisticati algoritmi per i loro risultati di ricerca. Anche se i criteri esatti non sono noti, è possibile dedurre quali fattori influenzano il ranking negli App Store.

Fattori di ranking di Apple App Store:

  • Nome dell’applicazione
  • URL dell’app
  • Sottotitolo dell’app
  • Campo parole chiave
  • Acquisti in-app
  • Valutazioni e recensioni
  • Aggiornamenti
  • Download e engagement
  • Altri fattori non noti

Fattori di ranking di Google Play Store:

  • Nome dell’applicazione
  • Descrizione dell’app
  • Backlink
  • App Indexing
  • Acquisto in-app
  • Valutazioni e recensioni
  • Aggiornamenti
  • Download e coinvolgimento
  • Altri fattori non noti

Nel corso della prossime settimane continueremo a parlarvi della ASO entrando più nello specifico, se siete perciò interessati vi consigliamo di seguire il nostro blog e di contattarci in caso di qualsiasi domanda, cliccando qui!

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